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Tranquillo Marangoni

POZZUOLO DEL FRIULI (UD) 1912 – RONCO SCRIVIA (GE) 1992

Tranquillo Marangoni è stato probabilmente il maggior xilografo italiano del novecento, apprezzato in tutto il mondo per l'originalità espressiva della propria produzione artistica, realizzata con questo mezzo tecnico e con la piena consapevolezza dialettica delle teorie tecniche ed estetiche delle discipline artistiche e che si ritrova al contempo indissolubilmente subordinata alla conoscenza ed al rispetto della natura stessa del legno.
Ha partecipato a oltre 700 mostre nazionali ed internazionali. La sua “ansia” creativa lo ha portato, in cinquant’anni di attività, a produrre una quantità di opere a dir poco stupefacente: si contano più di 1500 matrici xilografiche oltre ai molti pannelli ornamentali per le navi dei cantieri, disegni, bozzetti ed incisioni per francobolli.

 

NOTE BIOGRAFICHE
1 aprile 1912, nasce a Pozzuolo del Friuli (Udine) da Maurilio, falegname, e da Jop Maria, sarta.
(1917-22) Frequenta le scuole elementari, ripetendo volontariamente le ultime classi man­cando ulteriori scuole nel suo paese. Aiuta il padre prendendo dimestichezza con il legno e gli attrezzi da lavoro e dedica il suo tempo libero al disegno.
(1926) Si costruisce un flauto con una canna di bambù. Viene chiamato a far parte della banda musicale del suo paese. Approfondisce lo studio del flauto.
(1927) Inizia a lavorare presso un mobiliere di S. Osvaldo, vicino a Udine. Con i piccoli risparmi acquista libri scolastici dagli studenti e continua da solo gli studio.
(1931-33) Lavora presso la fabbrica di sci "Lamborghini" a Udine, come capo-reparto di finitura sci e attrezzi sportivi.
(1933-34) Fa il servizio militare di leva a Bolzano e Trento, nell'artiglieria da campagna someggiata, dove svolge mansioni di disegnatore topografo.
(1934-37) Riprende il lavoro presso la fabbrica di sci "Lamborghini" nel frattempo trasfe­ritasi a Tolmezzo (Udine).
(1936) Contrae matrimonio con Caterina Nascimbeni, di Tolmezzo, dalla quale avrà tre figli: Ausilia (1938), Paolo (1941) e Aldo (1946).
(1937-39) Lavora come mobiliere autonomo. Si prepara da solo negli studi artistici. Fre­quenta a Udine lo studio dello scultore Franzolini. La scultura lo attrae molto, modella e scolpisce. Studia la tecnica dell'affresco.
(1939) Viene richiamato temporaneamente in servizio militare a Gorizia.
(1939-62) E’ impiegato presso i Cantieri Navali di Monfalcone (Gorizia), in qualità di dise­gnatore edile e arredatore navale. Continua ad applicarsi allo studio dell'arte.
(1942) Sollecitato da un amico inizia la sua attivita di xilografo.
Costruisce da se le sgorbie, i bulini, le tavolette ed il piccolo torchio. Esegue il primo ex libris. Settimanalmente si reca presso la famiglia, a Pozzuolo.
(1943) Da Pozzuolo trasferisce la famiglia a Cave di Selz, una piccola frazione di Ron­chi dei Legionari (da dove partì Gabriele D'Annunzio per l'impresa fiumana), vicino a Monfalcone.
(1943-45) Incide moltissimi timbri per le brigate partigiane operanti nel Friuli, nel gori­ziano ed in Istria, riproducendo anche, sempre su legno, timbri di comandi ed uffici tedeschi, utilizzati per comporre lasciapassare per i partigiani e per i mili­tari italiani provenienti dal fronte orientale.
(1945) Dopo la liberazione e attivo nel campo sindacale. Partecipa per la prima volta ad una mostra d'arte. Esegue in xilografia il ritratto del maggiore inglese John Curtiss di Oxford e varie xilografie per il giornale delle truppe inglesi “Lowland Gazette”. Entra in amicizia, con il militare inglese George Meddemmen, di Ray­leig (Ex).
(1946-62) Risiede a Monfalcone (Gorizia).
(1946) Per la prima volta viene premiata una sua xilografia alla mostra "Premio Dama Bianca" a Gorizia. Organizza la sua prima mostra personale a Trieste. Pubblica una cartella di 10 xilografie su "Trieste romana e medioevale".
(1947) Organizza la prima mostra d'arte a Monfalcone.
(1951) Gli viene dato l'incarico di progettare le piscine della Motonave "Giulio Cesare" in costruzione presso i Cantieri monfalconesi e di dirigerne i lavori. Esegue an­che i cartoni per le decorazioni in ceramica e mosaico per la stessa nave (e per altre in seguito).
Crea i primi pannelli decorativi, ispirati dalle matrici xilografiche, che verranno in seguito applicati, oltre che negli interni di navi, anche in ambienti pubblici e pri­vati, incisi su legno di testa (acero) e tagliati su legno di filo (tiglio), ed anche mo­dellati in bassorilievo e tuttotondo e incisi. Inizia la sua attività di organizzatore di mostre d'arte grafica con una mostra dell'incisione Italiana Contemporanea a Monfalcone.
(1953) Fonda l'Associazione degli Incisori Veneti-AIV, con sede a Venezia assumendo I'incarico di Presidente. Esegue il cartone per il mosaico "Il Sacro Cuore e storie di S. Orsola" per la chiesetta del convento delle Suore Orsoline a Trieste. Partecipa alla prima Esposizione Internazionale della Xilografia "Xylon" a Zurigo dove incontra gli xilografi Emil Zbinden di Berna e Bozidar Jakac di Lubiana legandosi loro di fraterna amicizia.
(1954) Esegue il progetto e assiste alI'esecuzione delle due corone in oro, pietre e smalti per la statua delIa Madonna e Figlio del Santuario della Marcelliana a Monfalcone.
(1955) Viaggio di studio in Belgio, Olanda e Germania con il grande collezionista italiano di ex libris ing. Gianni Mantero, traendo ispirazione per alcune tavole xilografi­che. Viene nominato membro onorario della “The Society of Wood Engravers" di Londra.
(1958) Muore la moglie. Esegue la sua prima serie di francobolli per Ie Poste Italiane.
(1960) Compie un viaggio di studio in Spagna.
(1961) Gli viene assegnato il "Premio Epifania" a Tarcento (Udine) destinato ai friulani distintisi nelle arti e nella cultura.
(1962) Si trasferisce a Genova. Collabora con l'architetto Zoncada nell'arredamento na­vale. Contrae matrimonio con Silvia Comel, di Gorizia. Viene nominato membro corrispondente dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.
(1964) Entra in rapporti epistolari con George Mackley, maestro ammirato della xilogra­fia. Esegue i cartoni per gli arazzi della sala da pranzo di prima cIasse della motonave
"Michelangelo".
(1965) Esegue, oltre ad una serie di pannelli, il cartone per un grande arazzo per la sala
da pranzo della Motonave "Angelina Lauro" della Flotta Lauro di Napoli.
(1966) In occasione della sua mostra antologica a Praga, compie un viaggio di studio in Austria, Cecoslovacchia e Germania. Entra in amichevole contatto con Josef Lie­sler. Entra nella scuola come insegnante di "ornato disegnato" presso il Liceo Arti­stico di Savona.
(1967) Viene incaricato di organizzare il nuovo Liceo Artistico Statale di Genova, ne assu­me la presidenza, che mantiene fino al 1971.
(1970) Viene nominato membro dell'Accademia di scienze, lettere ed arti di Udine.
(1971) Lascia la presidenza del Liceo Artistico, ma continua nell'insegnamento. Appli­cherà la sperimentazione nelle varie tecniche artistiche: affresco, graffito, mosaico, linoleumgrafica, vetrata, tessitura delI'arazzo, stampa delle stoffe, illustrazione del libro, grafica pubblicitaria, decorazione del vetro, decorazione architettonica, mo­dellismo architettonico, uso delle materie plastiche.
(1973) Viene nominato membro corrispondente della Reale Accademia Albertina del Bel­gio. Compie un viaggio di studio in Germania, Belgio e Francia. Frequenta un cor­so speciale conseguendo l’abilitazione all'insegnamento delle "Discipline pittori­che".
(1974) Eletto membro onorario della "Royal Society of Painter, Etchers and Engravers" di
Londra.
(1975) Compie un viaggio di studio in Sardegna.
(1977 ) Viene nominato membro di merito dell'Accademia Linguistica di Genova.
(1978) Partecipa, a scopo didattico, ad un corso per artisti alla Scuola del vetro di Murano
(Venezia).
(1981) Lascia I'insegnamento per raggiunti limiti di età.
(1984) Completa Ie matrici per il volume -Santa Teresa di Gesù", edizione promossa da S.E. il Cardinale di Torino Anastasio Ballestrero dell’ordine dei Frati Scalzi delIa
Beata Vergine del Carmelo.
(1985) Si trasferisce a Ronco Scrivia (GE).
(1986) Su incarico della Xilon Internazionale con sede in Svizzera dclla quale è membro
dal 1953. completa il lungo oneroso lavoro e costituisce la Xilon Italiana - Associa­zione degli Xilografi Italiani. Con sede presso il Museo d’Arte Moderna di "Villa Croce" a Genova. Viene eletto presidente e segue Ie varie fasi della neonata Associazione.
(1987) Riceve nel suo paese natale, Pozzuolo del Friuli, il “Premi Friul Aquila d’Oro” con la seguente motivazione: “Il premio Friul Aquila d’Oro a Tranquillo Marangoni intende riconoscere l’alto pregio d’una produzione artistica affermatasi prepotente per continuità, genialità e forza espressiva in vari settori, fra i quali spiccano l’arredamento navale e la xilografia”.
(1988) Presenzia con orgoglio all'apertura della prima esposizione delIa Xilon Italiana
che si svolge con vivo successo a Schwetzingen - Germania.
(1992) A seguilo di infarto muore il 26 marzo a Ronco Scrivia (GE).


Tranquillo Marangoni Pensieri – Marzo 1960

La mia opera inquadrata nel mondo attuale?
E’ lo stesso che dire del proprio io.
Ecco!
Sono un volgare autodidatta che s'e voluto far da solo. E la mia opera è, come me, sola e lontana da ogni cerebralismo, da ogni filosofia colata dalle cattedre e dai parolai che dimostrano di conoscere il so­lo vestito dell’uomo.
E’ lontana da ogni bandiera dai colori sacri e profani e di conseguenza da ogni interesse di bottega, di corrente, di scuola ed anche ... di uno o più dei miei simili.
E’ il bisogno di penetrare intensamente le cose e di renderle con il loro spirito più umano.
Il lavoro lo sento perchè l’ho conosciuto con le mie mani e non in comizi o attraverso dottrine.
Le miserie le conosco per prova e da esse traggo la mia linfa e per esse opero.
Il rispetto, anche di me stesso, mi porta a considerare ogni pensiero, ogni forma; ma l'uomo opera per l'uomo e la pura e semplice astrazione, la decorazione, la moda può interessare un superuomo lon­tano dai suoi simili od un servo-robot.

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