Oltre le trincee
PRESENTAZIONE Nella vetrina delle pubblicazioni di “Aghe di Poç” si aggiunge ora questo volume curato dalla maestra Rosalba Delle Vedove, dal prof. Giancarlo Martina e dal prof. Giacomo Viola. A 15 anni dalla prima pubblicazione riguardante la “Grande Guerra” una nuova ricerca in Friuli ed in altre regioni italiane porta alla luce materiale in gran parte inedito sugli anni di quel conflitto combattuto essenzialmente nella nostra realtà regionale, oltre che in Trentino ed in Veneto. Con “No vin durmide une lus” pubblicato nei primi mesi del 1988 avevamo fatto emergere la presenza e le problematiche della popolazione civile nella guerra e soprattutto nell’anno dell’occupazione militare austro/tedesca in Friuli in un periodo in cui ancora poche erano le ricerche locali su questo argomento. Ora con “Oltre le trincee” affrontiamo il tema del soldato, dell’uomo in divisa che pur combattendo per il proprio esercito, per la propria Patria, non dimentica di essere un uomo pensante, con i propri sentimenti, l’attaccamento alla propria famiglia, ai propri amici, al proprio ambiente. E tutto ciò gli permette di uscire, magari per un solo istante, con la propria mente, da quella guerra terribile, da quella trincea infernale. Neppure la guerra, quella “Grande Guerra”, dunque, riuscirà a schiacciare del tutto il soldato uomo che cercherà, oltre le trincee, di ritrovare una sua pace, un suo equilibrio con gli uomini e con la vita. Questa pubblicazione è stata resa possibile grazie ai finanziamenti della legge regionale del 21 luglio 2000, n.14 che riguarda: ”Norme per il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale e dei siti legati alla prima guerra mondiale”. Nel ringraziare l’ente regionale che ha considerato valido il progetto editoriale presentato da “Aghe di Poç” mi preme sottolineare il fatto che la nostra associazione in questi anni ha mantenuto una costanza d’impegno e di realizzazioni culturali sul territorio certamente unica grazie al lavoro di tutti i propri aderenti. Tale impegno ha permesso di raggiungere risultati sempre più positivi con una risonanza che esce ormai dai confini regionali, per mantenere tutto ciò è però necessario il contributo di forze nuove, di nuovi ricercatori che scavino nel pozzo della realtà locale per farne sgorgare acqua chiara, acqua fresca. Credo che in questi momenti storici particolarmente difficili e bellicosi ne sentiamo tutti l’esigenza. Concludo complimentandomi nuovamente con gli autori di questa pubblicazione che, non a caso, provengono dal mondo della scuola. Un segno anche questo positivo di quanto importante sia tale istituzione per approfondire i temi importanti della nostra realtà e farli conoscere, criticamente, alle nuove generazioni. Un particolare ringraziamento, infine, alle famiglie degli autori di questi diari per averci dato la possibilità di valorizzare le loro memorie. Mauro Duca |
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Pubblicato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (L.R. 14/2000)