Dulà Vatu?
"QUO VADIS, DOMINE?" La memoria storica legata all'edicola del "Quo Vadis" ci riporta ai fatti d'arme del 30 Ottobre 1917, anche se le sue origini sono molto più remote.
I segni balistici su di essa, testimoni di tragici eventi umani e militari, sono oggi rimasti a monito per le giovani generazioni, alle quali questo opuscolo intende consegnare un messaggio di pace e, contemporaneamente, la responsabile conservazione di quelle memorie e di un suggestivo angolo della nostra piazza.
Il restauro recente, eseguito a cura della Soprintendenza per i Beni Ambientali, Archeologici, Architettonici, Artistici e Storici del Friuli - Venezia Giulia, ed operato su impegno economico dell'Amministrazione comunale e del compianto concittadino Lucino Duca, ha riannodato i fili di una trama che gli agenti atmosferici e il tempo avevano rischiato di spezzare.
Il presente opuscolo - che raccoglie informazioni e ricerche sull’edicola, frutto dell'impegno di studiosi ed appassionati - va ad arricchire la serie delle pubblicazioni che ormai numerose vanno tessendo il mosaico storico, sociale e culturale del nostro territorio.
Ad essi, a quanti hanno contribuito alla conservazione dell'icona e alla realizzazione di questo libro, vada il grazie più sentito da parte dell'Amministrazione comunale.
L’assessore alla cultura
Marco Chiavon
Il Sindaco
Sergio Beltrame